adolescenza,  realtà virtuale

ADOLESCENZA E REALTA’ VIRTUALE

I RISCHI DI UNA COSTRUZIONE IDENTITARIA FRAGILE

In questo articolo presento alcune considerazioni sulla fragilità identitaria in adolescenza, quando aspetti reali e aspetti virtuali vengono sovrapposti senza la dovuta consapevolezza.

L’adolescenza è il complesso periodo che intercorre tra l’infanzia e l’età adulta.
E’ caratterizzata da profonde modificazioni somatiche e psichiche, strettamente legate alla maturazione sessuale.
Inoltre, è quella fase di vita che consente lo sviluppo identitario dell’essere umano in tutte le sue declinazioni.
Da sempre, per l’adolescente, i domini di espressione e sperimentazione del proprio concetto di identità sono quello scolastico, sportivo, familiare e ricreativo.
Tuttavia, da alcuni anni, il web si sta delineando come contesto privilegiato per la costruzione identitaria dei giovani.
A livello generale, il concetto di identità può essere definito come l’insieme delle caratteristiche che rende l’individuo unico ed inconfondibile; dunque, ciò che lo distingue da tutti gli altri.
L’identità non è un costrutto immutabile, si trasforma con l’evoluzione personale ed i cambiamenti della società di appartenenza.
Lentamente, la globalizzazione ha introdotto il concetto di identità virtuale. Essa è definibile come un sistema complesso di informazioni, immagini e video che l’internauta pubblica in un network per rappresentarsi come soggetto digitale unico ed inconfondibile.
Tale forma identitaria è in stretta dipendenza rispetto alla versione reale, poiché ne è una sua diretta proiezione.
Dunque, è possibile affermare che identità virtuale ed identità reale siano le modalità con cui al giorno d’oggi l’adolescente (e non solo) manifesta la propria soggettività.
Secondo un’indagine Eurispes del 2016 la maggior parte dei giovani considera le due identità concetti differenti, poiché le esperienze online, sempre secondo i ragazzi, non influenzerebbero minimamente quelle reali.
I risultati della ricerca dimostrano quanto la comprensibile non completa maturità virtuale dell’ adolescente non gli consenta di essere consapevole dei meccanismi di co-costruire del proprio sé, di cogliere a pieno la complessità del fenomeno ed i rischi ad esso associato.
Le problematiche derivanti da una sovrapposizione dei due mondi identitari sono: l’eccessivo bisogno di visibilità sociale, l’aumento dell’esibizionismo mediatico, la spasmodica ricerca di consenso ed il culto eccessivo del sé.

Purtroppo, tutte queste manifestazioni rinsalderebbero una costruzione fragile dell’identità dell’adolescente, portandolo a costruirsi un falso sé, finendo per non sapere più chi è, incapace di perseguire desideri e bisogni autentici diventando così schiavo del giudizio sociale e dell’approvazione altrui.
L’architettura del falso sé può condurre ad un aumento della sintomatologia depressiva, un incremento delle difficoltà di regolazione affettiva ed un calo del livello di autostima.
Cosa può fare concretamente un genitore preoccupato?
Essere genitore è una funzione estremamente difficile, soprattutto nella contemporanea cornice contestuale. Le indicazioni base fornite dagli esperti insistono sulla necessità del genitore di tenersi informato rispetto alle risorse e ai pericoli del web, sull’educare maggiormente alle attività reali, sul mantenere un dialogo costante ed attivo con i propri figli rispetto alle conseguenze nel confondere piano virtuale e piano reale, sul monitorare l’accessibilità informatica del minore.
Purtroppo, molto spesso si naviga in rete senza la consapevolezza di esprimere il proprio essere indipendentemente dall’età.

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